E se fossimo una comunità educante?

Fra gli effetti della pandemia dovremo forse annoverare alcune scoperte: che non è bene essere soli, che siamo tutti sulla stessa barca, che insieme possiamo farcela…

E poi: che la scuola è anzitutto socialità, che viviamo in un posto bellissimo e da preservare, che ci sono in giro un sacco di campioni di solidarietà, tanti quanti mai avremmo immaginato.

E allora, usciti da questo incubo, sentiamo di poter ricominciare e guardare a quei legami che sono stati tanto preziosi e che ci fanno comunità. Possiamo farlo anche come dovere verso i nostri bambini e ragazzi che molto hanno sofferto in pandemia. Per loro possiamo essere nuovi, una comunità educante!

In questo tempo ci è stato utile rileggere le pagine di una ricerca fatta tanti anni fa dal titolo “Famiglia e comunità a Tione”. Leggendo quelle analisi le abbiamo trovate interessanti a capire noi stessi e stimolanti verso quel nuovo che la pandemia ci fa desiderare.

La pubblichiamo qui per quanti abbiano piacere a rileggerla con noi e ad interrogarsi sul prossimo domani.

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uno a uno

Con la pandemia abbiamo visto crescere il bisogno delle famiglie di essere sostenute nel compito di seguire i figli alle prese con la didattica a distanza.

Farlo ha significato riprendere il gettonatissimo progetto “AllenaMente” (o spazio compiti) ma adeguato all’esigenza della protezione dal contagio, quindi con il dovuto distanziamento che non permette di costituire i gruppi di 7/8 bambini come un tempo. Attualmente realizziamo quindi un accompagnamento più individualizzato uno-a-uno, al massimo uno-a-due (un adulto per uno o due bambini). Ciò ha reso insufficienti i volontari disponibili e ha richiesto l’assunzione di una giovane maestra per tre pomeriggi.

Ancora non basta. Vorremmo assumere un altro insegnante giovane, ma non abbiamo risorse economiche sufficienti per tutto l’anno scolastico. Per questo abbiamo accolto la proposta di aderire a “Lotteria per il sociale”, una iniziativa di fundraising gestita da una giovane cooperativa trentina.

La lotteria parte il 5 marzo e si conclude il 5 aprile: estrazioni il 10 aprile con premi per molti partecipanti.

Fai click QUI per vedere quanto è semplice giocare!

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Patente on line

Dieci anni fa si tenne il nostro primo corso di Italiano per la Patente di guida. Si chiamava “Silenzio, parla il conducente!”
In questi anni, non sono mancate quasi mai piccole occasioni di praticare i quiz per la Patente e dunque di entrare in quel particolare linguaggio che abilita a superare il temibile esame teorico…
Ora, in tempo di pandemia, questo corso si è spostato nel web e – con il volto e la voce di Erica – si può acquisire questo linguaggio con dei tutorial da seguire on line a qualsiasi ora e dovunque.
Grazie Erica!!

Per seguire il corso occorre copiare nel proprio motore di ricerca internet il seguente indirizzo:

https://padlet.com/associazionemore/PATENTE

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Internet per le mamme

I mesi trascorsi nel lock down ci hanno insegnato tante cose: sicuramente i benefici della rete e l’importanza di destreggiarsi con il computer. Talvolta abbiamo scoperto in questo le nostre carenze e può essere nata la volontà di colmarle appena possibile.

Questo pensiero ha motivato l’iniziativa di un corso così, in particolare dedicato alle mamme che si sono trovate alle prese con tante sollecitazioni, anzitutto da parte della scuola, di interagire “on line”.

Le distanze imposte dalla prevenzione del contagio ci impediscono di accogliere più di 10 partecipanti, ma non esiteremo se ci fossero tante richieste a ripetere il corso.

Vi aspettiamo all’inaugurazione: 16 giugno 2020!

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Stando a casa

gioco

Sì, con la chiusura delle scuole e il passare dei giorni (specie di quelli in cui non si può uscire all’aria aperta), non è facile trovare sempre giochi nuovi per divertire i nostri figli o i nostri amichetti.

Ecco qui un elenco di giochi per tutte le età, trovato sulla rivista “Più Donna”.

Buon divertimento!

 

 

Giochi da fare in casa per bambini di 1 e 2 anni

Nessun “impazzimento”, capricci e pianti, se avete bimbi piccoli a casa, niente paura. I giochi da fare in casa con bambini piccoli sono moltissimi. Questa è l’età in cui il bambino comincia a imparare le prime regole sociali, attraverso l’imitazione, sperimenta le prime abilità fisiche (camminare, correre, manipolare); ha voglia di conoscere i suoni, i colori, la “consistenza fisica” del mondo. Qui di seguito qualche attività divertente per bambini di uno e due anni.

1. La scatola dei travestimenti

In una scatola o un cesto, raccogli tutto ciò che può servire a fare dei piccoli giochi di ruolo. Una vecchia parrucca di carnevale, un mantello, una camicia da notte, un cappello, un paio di occhiali: pescate insieme da lì dentro, e inventa per il bambino delle storie di cui tu e lui siete i protagonisti. Meglio ancora se la storia inventata riguarda personaggi della vita quotidiana: il medico, la mamma col bebè, il cane o il gatto. In questo modo, con l’imitazione e il gioco, il bambino impara comportamenti e regole sociali (e si diverte tantissimo!). La scatola dei travestimenti è tra l’altro uno dei più originali regali economici per bambini!

2. Il gioco dei travasi

Sul tavolo di cucina, disponi in bella vista delle ciotole contenenti ceci, pastina, lenticchie, farina. Dai al bambino una piccola tazza o un cucchiaio e incoraggialo a travasare i diversi materiali dalla ciotola piena a una ciotola vuota. Fallo iniziare dai materiali più grossi (per esempio la pastina) per finire con quelli più piccoli, in modo che sia un gioco a difficoltà crescente. Questa attività, oltre a essere molto divertente per i bambini di 1 anno o 2, è anche ”istruttiva”. Infatti, se faranno il movimento da sinistra a destra (il contrario per i bimbi mancini) affineranno abilità che torneranno utili per la scrittura.

3. Il grande riccio

I bambini di questa età, si sa, si divertono a infilare oggetti piccoli dentro oggetti grandi e ad esercitarsi su forme e dimensioni. Uno dei più divertenti giochi da fare in casa quando piove, per esempio, è quello del “grande riccio”. Prendi uno scolapasta, capovolgilo e mostra al bambino come inserire degli spaghetti in tutti i buchini. In poco tempo avrà costruito un grande riccio di grano!


Giochi da fare in casa con bambini da 3 a 5 anni

Sono moltissimi i giochi semplici da fare a casa per i bambini di questa età. Le attività, i giochi, i lavoretti che possiamo proporre serviranno anche a stimolare nei bambini le competenze necessarie alla scuola: la motricità fine delle dita, l’orientamento nello spazio, i concetti di sopra e sotto, prima e dopo, sinistra e destra.

4. Il telaio Montessori

Dalla pedagogia montessoriana arrivano molti suggerimenti per creare – a casa e con poca spesa – dei giochi per bambini divertenti e capaci di stimolarne le naturali attitudini. Questo che ti proponiamo è un gioco adatto ai bambini di 3 anni per insegnare loro gesti quotidiani come abbottonare una camicia, aprire e chiudere una zip, allacciare le scarpe. La cosa divertente è che puoi farlo in casa, con una tavoletta di legno (se non avete una cornice/telaio), puntine da disegno o colla a caldo per fissare il tessuto, una vecchia camicia, una felpa che non usi più, dei lacci di scarpe. (Quest’ultima versione è adatta per bambini più grandicelli).

5. Nascondino da seduti

Il tipico esempio di gioco da fare in casa in cui il bambino, oltre a divertirsi, acquisisce quelle importanti competenze di cui dicevamo all’inizio. Nascondi un oggetto nella stanza: in un armadio, dentro un vaso, su una mensola. Il bambino deve trovarlo facendoti domande come “è sotto il letto? è dentro l’armadio? è vicino alla porta?”, poi cambiate i ruoli.

6. Prendi la mira

Fatti aiutare dal bambino a disegnare degli anelli di cartone rigido, e dipingeteli insieme di colori differenti. E questo già da solo sarebbe un lavoretto divertente da fare con i bambini. Ma non fermatevi qui: rovesciate una sedia e cercate di centrare le gambe con gli anelli. Ogni gamba può valere un punteggio diverso, oppure saranno i colori a distinguere i punteggi.

7. Chi è andato via?

Un classicone dei giochi di memoria per bambini. Metti su un vassoio o sul tavolo alcuni oggetti (comincia con quattro e poi aumenta gradualmente). Il bambino li osserva per alcuni secondi, poi si gira e tu ne togli uno. Il bambino deve indovinare quale manca. Non è facile come sembra: prova a farlo tu e vedrai!

Attività divertenti per bambini di 6 e 7 anni

Le attività che abbiamo scelto per i bambini di 6 e 7 anni sono giochi perfetti per un pomeriggio con la mamma: si possono fare in casa, anche solo in due, con materiali molto semplici come carta e penna. Ci sono alcuni giochi che prevedono un po’ di movimento, sebbene adatti agli spazi interni. E poi giochi con le parole, le forme, i numeri, per esercitare le abilità che servono a scuola. Ma anche qualche idea per lavoretti per bambini di 6 o 7 anni. A questa età i bambini sono capaci di concentrarsi più a lungo, sanno tagliare, colorare e costruire, quindi puoi impegnarli in progetti creativi.

8. Il piccolo architetto

Raccogli scatole da scarpe, pezzi di stoffa, mollette di legno, cannucce, stecchi del gelato, materiali di riciclo di vario genere e fai scatenare la creatività del bambino su un progetto da architetto in erba: una casa delle bambole, una fattoria, un castello medioevale. Incollate, ritagliare, dipingete con olii o acquerelli e rifinite i dettagli con plastilina e porporina. Sara una bellissima soddisfazione per il bambino, ma anche per te!

9. Tangram

Il Tangram è un gioco antichissimo, che aiuta la comprensione delle figure e dello spazio. E con le sue forme da comporre scatena la fantasia: davvero è molto più di un lavoretto per bambini. Innanzitutto il gioco comincia dalla costruzione, non comprarlo fatto: basta cercare “tangram tutorial” su YouTube per imparare. Poi, usalo per riprodurre animali, oppure numeri oppure quello che la fantasia suggerisce a te e al bambino.

10. Gymkana casalinga

E per sgranchirsi un po’ le gambe, proponi al bambino un percorso a ostacoli. Disegnatelo insieme sul pavimento con dello scotch carta, mettete una sedia qui e là, un pouf da scavalcare e poi via: tocca al bambino muoversi lungo le linee con un vassoio in mano, carico di oggetti (una mela, due penne ecc…) da non far cadere. A ogni giro, puoi aumentare la difficoltà aggiungendo un oggetto, oppure chiedendo al bambino di portare il vassoio con una sola mano o ad occhi chiusi. E mentre gioca il bambino esercita la capacità di attenzione, la concentrazione, e la coordinazione occhio-mano.

11. Giochi da fare in casa con carta e penna

Giochi tranquilli, prima del bacio della buonanotte: tris, battaglia navale, l’impiccato, fiori frutta e animali (o nomi cose e città).

Giochi divertenti per bambini di 8, 9, 10 anni

Puoi essere la mamma migliore del mondo ma riuscire a proporre un gioco a un bambino di 9 o 10 anni è un’impresa. Si sentono grandi e molti giochi e giocattoli sembrano cose da piccoli. Eppure  qualcosa c’è…

12. Giochi da tavolo

Monopoli, Risiko, Scarabeo, Taboo. Ma anche gli scacchi o la dama. Molti giochi da tavolo cominciano a diventare possibili e interessanti proprio a partire dagli 8 anni. I bambini sono capaci di ricordare ed accettare regole anche complesse, di aspettare il proprio turno e restare seduti per più tempo. E sai cosa imparerà il bambino? A saper perdere!

13. Origami

L’origami, l’arte giapponese di costruire modellini piegando fogli colorati è un’attività per molti davvero entusiasmante. A 8 – 10 anni il bambino ha raggiunto una buona manualità ed è in grado di fare da solo i primi esperimenti. Guidalo, facendolo cominciare da cose semplici come il cigno o la rana che salta a poi vai avanti, gradualmente. Dopo il primo cigno, si può decidere di fare un’intera collezione di animali! L’origami è uno dei più utili giochi per bambini di 8 anni perché insegna la precisione, l’attenzione, l’eseguire un compito con cura. Tutte capacità utili anche per la scuola.

14. Giocare con il coding

Tra i giochi per bambini da fare in casa per bambini dagli 8 anni in poi c’è anche il coding. Vuoi sfruttare la passione per i videogiochi in modo costruttivo avvicinando il bambino alle basi della programmazione (il coding)? Un sito da cui partire è L’Ora del codice, dove trovi piccole lezioni di programmazione adatte alle diverse età, sotto forma di gioco con personaggi dei film Disney.

15. Candele fai da te

Fare le candele con i bambini è facile e divertente. Compra panetti di cera colorati (oppure colora la cera con colori atossici), formine e stoppini e libera la creatività. La cosa più facile è usare dei bicchierini colorati e versare strati di cera con colori contrastanti. Ma se vi impratichirete potrete usare anche gli stampi da cupcake o i taglia biscotti (per avere candele a stella o a cuore).

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Allenamente, ancora

ALLENAMENTE 2020

Come per gli anni scorsi, continuano le nostre attività scolastiche pomeridiane. Quest’anno si sono aggiunte tre giovani studentesse in “alternanza scuola lavoro”: grazie! E’ una attività reciprocamente utile: a loro, a More e ai bambini che molto apprezzano queste loro “quasi coetanee … maestre”. Spargiamo la voce. Altri/e stanno cercando una associazione per realizzare questo loro diritto/dovere formativo? Da noi sono benvenuti/e!!

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Tempo di bilanci

Per iniziativa della Biblioteca di Roncone lo scorso 12 febbraio 2020 è stata organizzata una serata molto interessante che, a partire dalla presentazione del libro di Vincenzo Passerini – Tempi feroci, ha permesso alla nostra comunità di riflettere sul tema delle migrazioni in tanti aspetti e significati.

Anche la nostra associazione ha avuto modo di offrire sinteticamente un primo bilancio sull’esperienza di gestione della casa di accoglienza per rifugiati e tutt’ora sulla reciproca accoglienza che si continua a vivere con quanti, usciti dalla casa, sono rimasti nel nostro territorio.

Riportiamo qui il testo di quanto preparato:

Roncone 2015-2019

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Le Giudicarie accolgono …

invito 4 ottobreSi sono dati appuntamento a Javré il prossimo venerdì 4 ottobre quanti sono interessati a comprendere se e come il territorio giudicariese sia stato interessato e trasformato dalla presenza di persone di altri continenti – africane anzitutto, ma anche asiatiche – che riconosciamo sotto il nome di richiedenti asilo o migranti. Comunque persone.

Cinque anni fa i primi profughi erano arrivati a Roncone, quindi anche in altri paesi di altre valli. Ed ora?

Le associazioni promotrici (il Comitato Sopra il ponte, l’Associazione More e la Casa Vite Intrecciate) ne vogliono parlare, con tutti, specie con quanti non sono a diretto contatto con qualche famiglia migrante e rischiano di farsi una idea solo mediata da informazioni indirette se non deformate dalla polemica partitica. Ne vogliono parlare con quanti rendenesi sono stati migranti in cerca di lavoro oltre oceano come “moleti” o “segantini” e non vedono analogie con quanto accade al presente. Talvolta l’argomento appare usurato: si può parlare ancora di accoglienza? Per tanti l’emergenza è finita, per altri non è mai cominciata, per altri non si deve parlare di emergenza ma di movimenti logici in un mondo diventato piccolo e interconnesso oltre che aggravato da minacce che non conoscono frontiere e muri come è per i cambiamenti climatici.

Alla serata sono invitati anche loro, alcuni dei migranti ormai stabilmente presenti in Giudicarie, per sapere dalla loro voce a che punto è arrivato il loro percorso italiano. E la parola andrà anche a quanti hanno avuto parte a questo percorso, con esperienze che possono essersi rivelate produttive di risorse oppure problematiche. La serata, che è collocata nei giorni della “settimana dell’accoglienza” e forse non a caso nel giorno del Santo di Assisi, si propone come uno spazio aperto per parlare e confrontarsi, senza parole d’ordine e frasi fatte. Una serata in cui guardare alla realtà, ai suoi dati, senza pregiudizi in nessun senso. Occasione quanto mai rara sull’argomento.

L’appuntamento dunque è a Casa Guste di Javré

venerdì 4 ottobre 2019, alle ore 20:30.

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SICUREZZA

E’ il titolo di un libro scritto da Michele Nardelli e Mauro Cereghini per le Edizioni Messaggero di Padova.

Ne abbiamo parlato con uno degli autori, Michele Nardelli, in questa bella serata in cui siamo stati ospiti della Locanda gestita da Cinzia e Cristian Maffeis: grazie!

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Sopra il ponte

Dopo l’entrata in vigore a novembre 2018 delle nuove norme del cosiddetto “Decreto sicurezza” per molti nostri amici si prospettava la possibilità di … finire sotto un ponte!

Ecco perché la nostra associazione si è fatta promotrice della costituzione di un comitato di persone “reattive”! Ecco di seguito il Comunicato Stampa con cui ne è stata data notizia alla popolazione delle nostre Giudicarie (e non solo).

Ci sono persone tra noi attratte dalle storie di cui l’altro è portatore. È un desiderio di compartecipazione alla vita di chi ci sta accanto, un bisogno di incontro per rendere le proprie vite più ricche di senso. L’altro è chi incontriamo quotidianamente, ma può essere anche il “nuovo altro”.

In questi anni, con l’arrivo di alcuni richiedenti asilo politico dall’Asia e dall’Africa, molti giudicariesi si sono trovati, per scelta o per caso, ad interessarsi alla vita passata e presente di persone di cui solo poco prima non immaginavano neppure l’esistenza. Per questo, all’entrata in vigore del decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113, in materia di protezione internazionale e immigrazione, molti si sono chiesti cosa succederà a coloro che avevano imparato a conoscere, avendo in mente i singoli casi di persone che sono ancora in attesa di avere una risposta alla loro domanda di asilo politico.

È a partire dalle concrete esperienze maturate a fianco di chi era ed è nei progetti gestiti da Cinformi, che molti cittadini hanno manifestato la loro contrarietà alla chiusura dei corsi di lingua e cultura italiana, alla riduzione del supporto legale e socio-assistenziale, alla preclusione ad un supporto per la ricerca lavoro. Ci si è chiesti come possa fare una persona che non parla bene l’italiano, a districarsi tra la burocrazia, il sistema legale, la ricerca del lavoro e della casa….ci si è chiesti che senso abbia abbandonare a se stesse persone che già stanno sul nostro territorio, che senso abbia privarle degli strumenti che facilitano l’integrazione, l’indipendenza e la sicurezza.

Da alcune associazioni giudicariesi e da persone singole sono partite le prime richieste di maggiori informazioni e chiarimento; allo stesso tempo molti hanno palesato la disponibilità per attivarsi e colmare il vuoto lasciato dalle istituzioni. Sono stati quindi organizzati incontri informativi dove vari professionisti legati al sistema accoglienza hanno fatto del loro meglio per aggiornare i volontari sui vari cambiamenti. Alcune risposte sono rimaste però inevase proprio perché la novità del decreto non ha permesso un aggiornamento specifico e univoco nemmeno ai vertici del sistema accoglienza, o per lacune del testo legislativo stesso.

Quindi proprio dal mondo associazionistico, fino a questo momento operante su specifiche aree delle Giudicarie, è nata l’esigenza di un tavolo di lavoro che dia la possibilità di confrontarsi, metta a disposizione e in condivisione le risorse e le conoscenze acquisite, faccia conoscere ai cittadini l’esistenza di una realtà positiva, generativa, concreta e partecipativa, supporti con forza l’idea che favorire l’integrazione è necessario e positivo per tutti, anche per noi Italiani.

Nasce così a Tione, un coordinamento attivo per tutte le realtà associative che si occupano di accoglienza sul territorio delle Giudicarie: il Comitato Sopra il Ponte.

Presenti al primo incontro Vite Intrecciate, la Cooperativa Cluster, l’Associazione More, il gruppo accoglienza di Caderzone, il gruppo di volontari che si occupa dei ragazzi richiedenti asilo del Banale, i datori di lavoro di alcuni ragazzi accolti prima del decreto vigente, privati cittadini ed amici dei ragazzi accolti a Cares, a San Lorenzo, a Roncone e tante altre realtà associative più o meno conosciute ma anch’esse impegnate quotidianamente sullo stesso fronte.

Il nome “Comitato Sopra il Ponte” nasce da una semplice constatazione: il nuovo decreto aumenterà esponenzialmente le file dei disperati che stazionano sotto i ponti, disperati a cui si stanno precludendo le opportunità di lavoro, di residenza, di inclusione sociale…quale sarà il destino di tutta questa gente se non sotto i ponti? Davvero pensiamo che basti un decreto restrittivo per impedire alla gente di rimanere sul territorio nazionale? Così è nata semplicemente l’idea di ”Sopra il Ponte”, affinché l’aiuto della nostra rete non costringa mai nessuno a trovare riparo nelle arcate sottostanti.

Se qualcuno avesse il desiderio di partecipare o volesse maggiori informazioni può contattarci all’indirizzo mail: comitatosoprailponte@gmail.com

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